Tech in difficoltà, ma i listini trovano sostegno nei titoli energetici e nei segnali di forza del mercato
- piscitellidaniel
- 2 mag
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Venerdì i principali indici azionari statunitensi hanno registrato un rialzo, portando l’S&P 500 verso la sua serie di guadagni più lunga degli ultimi vent’anni. A sostenere il mercato sono stati dati occupazionali migliori del previsto e segnali di distensione nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno contribuito ad attenuare i timori legati ai dazi e al rallentamento economico.
Il rapporto del Dipartimento del Lavoro ha mostrato un aumento di 177.000 posti di lavoro non agricoli nel mese di aprile, superando le previsioni degli analisti, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,2%.
Questi dati hanno ridotto le preoccupazioni su una possibile recessione, alimentate dalla contrazione del PIL nel primo trimestre, attribuita in gran parte all’aumento delle importazioni causato dai dazi.
Ulteriori segnali positivi sono giunti dalla Cina: Pechino ha dichiarato di essere in fase di valutazione di una proposta degli Stati Uniti per avviare colloqui sui dazi del 145% imposti dal presidente Donald Trump.
Le tensioni sui dazi tra Stati Uniti e Cina, le due principali potenze economiche mondiali, hanno mantenuto gli investitori in uno stato di incertezza, poiché entrambe le parti hanno evitato di apparire arrendevoli in una disputa commerciale che ha scosso i mercati globali.
Ciononostante, la decisione del presidente Trump di revocare alcuni dazi ha offerto un sollievo temporaneo, permettendo ai mercati azionari statunitensi di recuperare parte delle perdite recenti. Il Nasdaq, ricco di titoli tecnologici, è tornato ai livelli precedenti al 2 aprile, noto come "Giorno della Liberazione", quando Trump aveva annunciato l’introduzione di pesanti dazi globali.
L’S&P 500 si avviava verso la nona seduta consecutiva in rialzo, mentre anche il Dow Jones era in corsa per completare una serie positiva di nove giorni, un evento che non si verificava da dicembre 2023.
Tuttavia, nonostante i segnali di distensione sul fronte commerciale, l’incertezza generata dalle frequenti variazioni nella politica tariffaria statunitense ha spinto alcune aziende a lanciare avvertimenti sull’impatto economico, rivedendo al ribasso le proprie previsioni di utile a causa dell’aumento dei costi e dei potenziali effetti negativi sulla crescita.
Apple (NASDAQ: AAPL) ha perso il 3,9% dopo aver annunciato un taglio di 10 miliardi di dollari al proprio programma di riacquisto di azioni. Inoltre, l’amministratore delegato Tim Cook ha avvertito che i dazi potrebbero comportare un aumento dei costi pari a circa 900 milioni di dollari nel trimestre in corso.
Amazon.com (NASDAQ: AMZN) ha subito un calo significativo dopo aver comunicato previsioni per l’utile operativo del secondo trimestre inferiori alle attese degli analisti.
Chevron (NYSE: CVX) ha registrato un lieve rialzo, mentre Exxon Mobil (NYSE: XOM) è scesa, a seguito della pubblicazione dei rispettivi risultati trimestrali.
Block ha perso oltre il 21% in Borsa, in seguito al taglio delle previsioni sugli utili per il 2025 e al mancato raggiungimento delle stime sugli utili trimestrali.
Anche Take-Two Interactive (NASDAQ: TTWO) ha subito un calo del 6,5% dopo aver annunciato lo slittamento dell’uscita di "Grand Theft Auto VI" a maggio 2026.
Sul mercato azionario, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 3,9 a 1 alla Borsa di New York e di 3,03 a 1 sul Nasdaq.
L’indice S&P 500 ha segnato 10 nuovi massimi e 3 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha registrato 41 nuovi massimi e 26 nuovi minimi.
Fonte: investing.com
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