Tax credit audiovisivo: firmato il decreto correttivo, novità su intelligenza artificiale e certificazione dei costi
- piscitellidaniel
- 18 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Il Ministero della Cultura ha firmato il decreto correttivo sul tax credit per il settore audiovisivo, introducendo importanti novità che riguardano l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e la certificazione dei costi di produzione. Questo intervento normativo mira a rafforzare il sostegno pubblico al comparto cinematografico e televisivo, adattandolo alle evoluzioni tecnologiche e alle esigenze di trasparenza finanziaria.
Una delle principali innovazioni del decreto riguarda l'inclusione dell'intelligenza artificiale tra le attività ammissibili al credito d'imposta. Le produzioni che impiegano tecnologie di IA per la realizzazione di effetti visivi, l'animazione o altre componenti creative potranno beneficiare del tax credit, a condizione che tali tecnologie siano utilizzate in modo etico e trasparente. Questa misura riconosce l'importanza crescente dell'IA nel processo creativo e produttivo dell'audiovisivo, incentivando l'adozione di strumenti innovativi nel rispetto dei diritti degli autori e dei lavoratori del settore.
Il decreto introduce anche l'obbligo di certificazione dei costi di produzione da parte di un revisore legale indipendente. Questa disposizione mira a garantire una maggiore trasparenza e correttezza nella rendicontazione delle spese, prevenendo abusi e irregolarità nell'accesso al credito d'imposta. Le imprese dovranno presentare una relazione asseverata che attesti la veridicità e la congruità dei costi sostenuti, elemento fondamentale per l'ottenimento del beneficio fiscale.
Il decreto correttivo prevede inoltre l'aggiornamento dei criteri di eleggibilità delle opere, con particolare attenzione alla promozione della diversità culturale e linguistica. Saranno favoriti i progetti che valorizzano le minoranze linguistiche, le tematiche sociali e le produzioni realizzate in aree geografiche meno rappresentate. Questa scelta politica intende stimolare una maggiore pluralità di voci e contenuti nel panorama audiovisivo italiano, sostenendo la coesione sociale e l'inclusione culturale.
Il nuovo impianto normativo stabilisce anche una revisione delle aliquote del tax credit, modulandole in base alla tipologia di opera e al budget di produzione. Le percentuali di credito d'imposta saranno differenziate per incentivare le produzioni indipendenti e a basso costo, favorendo l'accesso al mercato di nuovi talenti e realtà emergenti. Al contempo, si prevede un tetto massimo per le produzioni ad alto budget, al fine di garantire un'equa distribuzione delle risorse pubbliche.
Il decreto stabilisce infine nuove modalità di presentazione delle domande per il tax credit, introducendo una piattaforma digitale unica per la gestione delle pratiche. Questo sistema informatizzato consentirà una maggiore efficienza e trasparenza nel processo di valutazione e concessione del beneficio fiscale, riducendo i tempi di attesa e semplificando le procedure burocratiche per le imprese del settore.
Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025, con un periodo transitorio per l'adeguamento delle imprese alle nuove regole. Il Ministero della Cultura ha annunciato l'organizzazione di incontri informativi e workshop per illustrare le novità del decreto e supportare le aziende nell'applicazione delle nuove normative. Queste iniziative mirano a facilitare la transizione verso un sistema di incentivi più moderno, equo e orientato all'innovazione.
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