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Strategie per incentivare gli investimenti nelle PMI quotate

piscitellidaniel

In un contesto economico globale in continua evoluzione, l'Europa si trova a dover ridefinire il proprio ruolo per mantenere la rilevanza internazionale. Un elemento chiave per raggiungere questo obiettivo è il rilancio dell'economia, focalizzandosi sul vasto risparmio privato accumulato nel corso dei decenni. Questo capitale può essere canalizzato verso le piccole e medie imprese (PMI) quotate, fornendo loro le risorse necessarie per investimenti tecnologici, aumento della produttività e espansione commerciale.


Il contesto attuale delle PMI quotate

Negli ultimi vent'anni, si è osservato un trend di diminuzione del numero di società quotate nei principali mercati finanziari. Questo fenomeno, apparentemente paradossale in periodi di rialzo dei mercati, è attribuibile a fattori strutturali. Uno dei principali è l'ascesa del mercato del private equity, che offre alle aziende un'alternativa valida alla quotazione in borsa per la raccolta di capitali. Inoltre, la transizione da un'economia manifatturiera a una basata sui servizi ha portato le imprese a investire maggiormente in asset intangibili, rendendo più complessa la valutazione da parte degli investitori pubblici.


Iniziative normative per favorire le quotazioni

Per invertire questa tendenza, sono allo studio diverse iniziative normative volte a rendere più attraente la quotazione in borsa per le PMI. Tra queste, la possibile modifica del Testo Unico della Finanza per semplificare le procedure di accesso al mercato dei capitali. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che le sole modifiche normative potrebbero non essere sufficienti a incentivare un numero significativo di nuove quotazioni.


Il ruolo degli incentivi fiscali

Un approccio complementare riguarda l'introduzione di incentivi fiscali per gli investitori che scelgono di allocare risorse nelle PMI quotate. Ad esempio, la legge di Bilancio ha prorogato il "bonus quotazione" per gli anni 2025, 2026 e 2027, offrendo un credito d'imposta fino a 500.000 euro alle PMI che decidono di quotarsi su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione (MTF).


Inoltre, per stimolare gli investimenti nelle startup innovative, dal 1° gennaio 2025 la detrazione IRPEF per gli investimenti nel capitale di queste realtà è aumentata dal 50% al 65%.


Sviluppo di fondi dedicati alle PMI quotate

Un'altra strategia efficace consiste nella creazione di fondi di investimento specificamente dedicati alle PMI quotate. Il Fondo Nazionale Strategico, interamente sottoscritto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e gestito da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), è un esempio concreto. Questo fondo, previsto per il primo trimestre del 2025, mira a mobilitare almeno 700 milioni di euro da investire nelle PMI quotate sui mercati italiani, sottoscrivendo quote di fondi di nuova costituzione gestiti da società di gestione del risparmio (SGR) italiane.

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