Stellantis avvia piano di uscite volontarie: 500 addetti in uscita a Melfi, poi toccherà a Termoli
- piscitellidaniel
- 7 mag
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Piano di uscite volontarie nello stabilimento di Melfi
Stellantis ha annunciato un piano di uscite volontarie per circa 500 lavoratori nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, che attualmente impiega circa 5.000 persone. La decisione è stata comunicata ai sindacati, suscitando preoccupazioni per il futuro occupazionale del sito. Secondo quanto riportato dalla Fiom-Cgil, questa misura segue un analogo piano di esodi volontari che ha interessato 350 lavoratori negli stabilimenti di Pomigliano e Pratola Serra.
Preoccupazioni sindacali e mancanza di accordo
La Fiom-Cgil ha espresso forte preoccupazione per quella che definisce una strategia di disimpegno da parte di Stellantis in Italia. Samuele Lodi, rappresentante nazionale della Fiom-Cgil, ha dichiarato: "Sembra che si stia delineando un vero e proprio piano di disimpegno dall'Italia. Per questo motivo, la Fiom-Cgil non ha firmato gli accordi per le uscite volontarie". Il sindacato teme che queste misure possano preludere a ulteriori riduzioni di personale e a un indebolimento della presenza industriale del gruppo nel Paese.
Piano di rilancio e tempistiche
Nel dicembre 2024, Stellantis aveva presentato al governo italiano un piano di rilancio per invertire la tendenza alla diminuzione della produzione nel Paese. Il piano prevedeva l'assegnazione di nuovi modelli agli stabilimenti italiani a partire dal 2025, con l'obiettivo di aumentare la produzione e salvaguardare l'occupazione. Tuttavia, secondo quanto riferito dalla Fiom-Cgil, gli effetti positivi di questo piano non si materializzeranno prima della fine del 2025, lasciando un periodo di incertezza per i lavoratori coinvolti.
Produzione attuale e prospettive future a Melfi
Attualmente, lo stabilimento di Melfi è impegnato nell'aumento della produzione di modelli Jeep e DS. In futuro, è prevista l'introduzione di ulteriori modelli, tra cui quelli a marchio Lancia. Queste iniziative dovrebbero contribuire a rafforzare la posizione dello stabilimento nel panorama produttivo del gruppo. Tuttavia, la tempistica e l'effettivo impatto di queste nuove produzioni restano oggetto di attenzione da parte dei sindacati e dei lavoratori.
Prossimi passi: Termoli nel mirino
Dopo Melfi, Stellantis prevede di avviare un piano di uscite volontarie anche nello stabilimento di Termoli, in Molise. Questo sito è destinato a diventare una gigafactory per la produzione di batterie per veicoli elettrici, nell'ambito della transizione energetica del gruppo. Tuttavia, la riconversione dello stabilimento e l'avvio della produzione di batterie richiederanno tempo, e nel frattempo si prospettano ulteriori riduzioni di personale. I sindacati hanno espresso preoccupazione per l'impatto occupazionale di queste misure e chiedono maggiori garanzie sul futuro dei lavoratori coinvolti.
Contesto generale e impatto sull'occupazione
Le misure annunciate da Stellantis si inseriscono in un contesto più ampio di ristrutturazione del settore automobilistico, caratterizzato dalla transizione verso la mobilità elettrica e dalla necessità di adattare la produzione alle nuove esigenze del mercato. Tuttavia, queste trasformazioni comportano sfide significative per l'occupazione, in particolare nelle aree dove gli stabilimenti rappresentano una parte importante dell'economia locale. I sindacati chiedono un confronto costruttivo con l'azienda e con le istituzioni per garantire una transizione equa e sostenibile per i lavoratori coinvolti.
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