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Solo il noleggio a lungo termine cresce nel mercato auto: perché sempre più italiani lo preferiscono all’acquisto

Nel panorama dell’automotive italiano, uno dei pochi segmenti in espansione netta è quello del noleggio a lungo termine. In un contesto dove le immatricolazioni di auto nuove faticano a tornare ai livelli pre-pandemia e la domanda dei consumatori resta debole, questa formula continua ad attrarre privati, aziende e pubbliche amministrazioni, grazie a un mix di costi più prevedibili, minori oneri di gestione e vantaggi fiscali concreti per chi ha partita IVA.


La formula del noleggio a lungo termine prevede il pagamento di un canone fisso mensile, che include l’utilizzo dell’auto per un periodo che va dai due ai cinque anni, comprendendo quasi tutti i servizi accessori. La rata mensile copre non solo il valore del mezzo, ma anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assicurazione RCA, la polizza kasko, il bollo, l’assistenza stradale, la gestione dei pneumatici e, in molti casi, anche l’auto sostitutiva. Al termine del contratto, il veicolo viene semplicemente restituito, senza preoccupazioni legate alla vendita dell’usato o alla svalutazione.


Secondo gli ultimi dati raccolti dagli operatori del settore, il 2024 ha visto un ulteriore aumento del numero di contratti attivi, con una crescita annua di oltre il 6%. Attualmente, circolano in Italia più di 1,3 milioni di veicoli a noleggio a lungo termine, con un fatturato che ha superato i 12 miliardi di euro. Un dato significativo, soprattutto se confrontato con la sostanziale stagnazione delle vendite tradizionali. Il noleggio si è ormai affermato come alternativa reale e strutturale al possesso del veicolo, soprattutto in un momento di forte incertezza economica.


La convenienza è uno degli elementi chiave che spinge molte famiglie e lavoratori autonomi a scegliere questa formula. A parità di auto e condizioni, la rata del noleggio è spesso inferiore a quella di un classico finanziamento per l’acquisto. Una compatta da 25.000 euro, ad esempio, può essere noleggiata con un canone mensile attorno ai 250-280 euro, contro i circa 400 euro al mese necessari per un finanziamento quinquennale. Il tutto senza doversi preoccupare di spese impreviste per guasti, manutenzioni o aumenti dei premi assicurativi.


A scegliere il noleggio non sono più solo le grandi flotte aziendali, come avveniva in passato. Oggi il fenomeno coinvolge una platea molto più ampia e trasversale. Le imprese restano la categoria più rappresentata, seguite dalle pubbliche amministrazioni, ma il segmento privati è in forte espansione. Si stima che siano ormai oltre 170.000 i cittadini italiani che hanno sottoscritto un contratto di noleggio a lungo termine per uso personale, attratti dalla semplicità della formula e dalla possibilità di cambiare auto ogni pochi anni senza vincoli di rivendita.


Il cambio generazionale sta contribuendo a questa trasformazione. I più giovani, meno interessati al concetto tradizionale di proprietà e più attenti alla sostenibilità economica e ambientale, tendono a preferire soluzioni flessibili, smart e all-inclusive. Il noleggio a lungo termine consente loro di guidare un’auto moderna e ben equipaggiata, con accesso a modelli elettrici o ibridi, senza l’impegno di un acquisto definitivo.


Anche l’incertezza tecnologica sul futuro dell’auto gioca un ruolo importante. Con il rapido evolversi delle normative sulle emissioni, la diffusione delle auto elettriche e le limitazioni previste per le motorizzazioni tradizionali, molti consumatori temono di acquistare oggi un veicolo che tra pochi anni potrebbe essere obsoleto o penalizzato. Il noleggio a lungo termine rappresenta una soluzione intermedia: garantisce l’accesso immediato a un’auto aggiornata, senza esporsi al rischio di deprezzamento rapido.


Dal punto di vista fiscale, i vantaggi sono ancora più evidenti per aziende e liberi professionisti. I costi del canone sono in gran parte deducibili e l’IVA è detraibile in misura variabile in base all’utilizzo. Questo rende il noleggio uno strumento molto utilizzato per la gestione delle flotte aziendali, soprattutto tra le piccole e medie imprese che preferiscono evitare l’acquisto diretto dei mezzi. Anche nel settore pubblico la tendenza si sta consolidando: numerosi enti locali e amministrazioni centrali hanno convertito parte del proprio parco veicoli in formula a lungo termine.


Un altro elemento da considerare è la digitalizzazione del servizio. Le principali società di noleggio hanno ormai reso possibile sottoscrivere contratti completamente online, con configuratori personalizzati, scelta del modello, chilometraggio annuo e opzioni accessorie. I tempi di consegna variano, ma per molti modelli disponibili a stock si riesce a ottenere il veicolo anche in meno di 30 giorni.


A livello industriale, l’espansione del noleggio sta incidendo anche sulla strategia delle case automobilistiche. Sempre più costruttori promuovono formule “pay per use” o “auto in abbonamento”, che in molti casi ricalcano proprio le logiche del noleggio a lungo termine. L’obiettivo è fidelizzare il cliente su base ricorrente e ridurre la dipendenza dal modello classico di vendita una tantum.


Nel contesto attuale, caratterizzato da aumento dei tassi di interesse, incertezza economica e costi di gestione crescenti, il noleggio a lungo termine si configura come una soluzione vantaggiosa non solo dal punto di vista finanziario, ma anche operativo e strategico. Le proiezioni del settore indicano che la tendenza continuerà nei prossimi anni, con una penetrazione sempre maggiore anche nei centri urbani medi e tra le famiglie con reddito medio.


La combinazione tra prevedibilità dei costi, flessibilità contrattuale e semplicità gestionale sta progressivamente cambiando il concetto stesso di mobilità privata. Un tempo visto come opzione per grandi aziende, oggi il noleggio a lungo termine è diventato un’alternativa concreta all’acquisto anche per il cittadino comune, ridisegnando le regole del mercato automobilistico.

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