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Sistema ETS e trasporto marittimo: le criticità evidenziate da MSC

Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di MSC Crociere, ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo al sistema di scambio delle emissioni dell'Unione Europea (EU ETS), evidenziando come possa generare distorsioni competitive nel settore del trasporto marittimo. Secondo Vago, l'attuale struttura dell'ETS penalizza le compagnie europee, favorendo quelle extraeuropee che non sono soggette alle stesse regolamentazioni ambientali.


L'EU ETS è stato esteso al trasporto marittimo con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, Vago sottolinea che l'implementazione di questo sistema presenta delle criticità. In particolare, le compagnie europee devono affrontare costi aggiuntivi per l'acquisto di quote di emissione, mentre i concorrenti internazionali, operando su rotte non soggette all'ETS, possono offrire tariffe più competitive.


Questa disparità potrebbe portare a una rilocalizzazione delle attività marittime verso porti non europei, con conseguenti impatti negativi sull'economia e sull'occupazione nei porti dell'UE. Vago evidenzia inoltre che l'ETS, nella sua forma attuale, non tiene conto delle specificità del settore marittimo, come la lunga durata delle navi e la complessità delle rotte internazionali.


Un'altra criticità riguarda la mancanza di un approccio globale alla regolamentazione delle emissioni nel settore marittimo. Mentre l'UE ha introdotto l'ETS, altre regioni del mondo non hanno adottato misure simili, creando un terreno di gioco diseguale. Vago suggerisce che una soluzione più efficace sarebbe l'adozione di standard ambientali a livello internazionale, coordinati dall'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), per garantire equità e coerenza nelle regolamentazioni.


Inoltre, Vago sottolinea l'importanza di incentivare l'innovazione tecnologica per ridurre le emissioni nel settore marittimo. Investimenti in nuove tecnologie, come carburanti alternativi e sistemi di propulsione più efficienti, potrebbero contribuire significativamente alla decarbonizzazione del settore. Tuttavia, l'attuale struttura dell'ETS potrebbe disincentivare tali investimenti, poiché i costi aggiuntivi potrebbero ridurre le risorse disponibili per la ricerca e lo sviluppo.


La questione sollevata da Vago evidenzia la necessità di rivedere l'approccio dell'UE alla regolamentazione delle emissioni nel settore marittimo. Un sistema più equo e coordinato a livello internazionale potrebbe garantire una riduzione efficace delle emissioni senza compromettere la competitività delle compagnie europee. È fondamentale che le politiche ambientali tengano conto delle specificità dei diversi settori e promuovano soluzioni sostenibili e innovative.

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