top of page
Jlc news - blu.png

Scure sui mercati con i dazi USA. L’Italia tra rischi occupazionali e fragilità industriale

L'annuncio del presidente statunitense Donald Trump riguardo all'imposizione di dazi del 20% sulle importazioni dall'Unione Europea ha scosso i mercati finanziari europei e italiani, sollevando preoccupazioni significative per l'economia e l'occupazione in Italia.​

In seguito all'annuncio, le principali borse europee hanno registrato cali significativi. Il FTSE MIB di Milano ha chiuso con una perdita del 3,6%, risultando la peggiore tra le borse europee. Analogamente, il CAC 40 di Parigi e il DAX di Francoforte hanno ceduto rispettivamente il 3,31% e il 3,01% . Settori particolarmente colpiti includono l'industria automobilistica, con Stellantis in calo dell'8,06%, e il comparto energetico, con Tenaris e Saipem che hanno perso rispettivamente il 9,85% e il 9,02%.​

L'Italia esporta annualmente beni verso gli Stati Uniti per un valore di circa 73 miliardi di euro, rappresentando il 9% del totale delle esportazioni italiane . Settori come la moda, l'agroalimentare e la meccanica strumentale sono particolarmente esposti. Secondo stime di Federconsumatori, i dazi potrebbero ridurre l'export italiano verso gli USA fino all'8%, con un impatto negativo sul PIL nazionale stimato tra 0,6% e 0,7% .​

Le restrizioni commerciali potrebbero avere ripercussioni significative sul mercato del lavoro italiano. Confcooperative ha stimato che una diminuzione del 10% dei volumi esportati potrebbe mettere a rischio circa 15.000 posti di lavoro nel Paese . Questo scenario evidenzia la vulnerabilità di numerosi settori produttivi alle dinamiche del commercio internazionale.​

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riconosciuto la gravità della situazione, sottolineando che il mercato statunitense rappresenta il 10% dell'export italiano. Pur definendo la decisione americana "sbagliata", ha invitato a non alimentare allarmismi e ha annunciato l'avvio di studi per valutare l'impatto settore per settore. Meloni ha inoltre evidenziato la necessità di un'azione coordinata a livello europeo, suggerendo una revisione del Patto di Stabilità e una maggiore semplificazione normativa per rafforzare la competitività delle imprese europee .​

Tra i potenziali vantaggi, la situazione attuale potrebbe spingere le imprese italiane a diversificare i mercati di sbocco, riducendo la dipendenza da singoli partner commerciali e incentivando l'innovazione per mantenere la competitività.Tuttavia, gli svantaggi appaiono preponderanti: la contrazione delle esportazioni verso un mercato chiave come quello statunitense potrebbe rallentare la crescita economica, aumentare la disoccupazione e indebolire la posizione dell'Italia nel commercio internazionale.​

L'imposizione dei dazi statunitensi rappresenta una sfida significativa per l'economia italiana, richiedendo risposte strategiche sia a livello nazionale che europeo per mitigarne gli effetti negativi e salvaguardare l'occupazione e la crescita.​

Comments


Le ultime notizie

bottom of page