Una scuola con più attenzione verso gli studenti, che guardi allo sviluppo dei loro talenti, che possa offrire opportunità di successo lavorativo, ma che possa al tempo stesso ridare centralità e importanza al ruolo dei docenti. Sono le questioni principali emerse nel panel “La scuola italiana oggi e domani”, andato in scena questo pomeriggio nella sala della Filarmonica alla quale hanno partecipato il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara e l’assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti.
In avvio il ministro Valditara ha spiegato come vorrebbe fosse la scuola del futuro, toccando diversi temi: “La scuola di domani – ha affermato – deve prestare sempre più attenzione allo studente. Dobbiamo superare il modello novecentesco per cui esiste un solo tipo di intelligenza con tante gradazioni, ci sono tante intelligenze, abilità, talenti; ognuno deve essere valorizzato e questa è la grande sfida della scuola che vogliamo vincere. Penso sia urgente, inoltre, ridare centralità e autorevolezza alla figura del docente nella scuole e nella nostra società. Si tratta di una figura fondamentale sottovalutata nella società italiana. La nuova scuola dovrà fare i conti, poi, con le nuove tecnologie e gestire l’intelligenza artificiale che può dare vantaggi notevolissimi (noi siamo a favore di un uso razionale ed equilibrato delle nuove tecnologie) ma non deve intaccare l’idea che la scuola è una grande comunità dove la figura del docente deve essere al centro del percorso. Infine c’è la grande sfida del collegamento scuola-impresa, sempre più sentita a livello internazionale. Sono convinto che la scuola debba educare alla cittadinanza, ma debba altresì offrire agli studenti delle opportunità di successo lavorativo e professionale”.
Sulla questione docenti, l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti concorda col ministro: “Il nostro sogno – ha dichiarato – è quello di riuscire a far sì che il nostro territorio possa avviare un dibattito sulla questione del merito legata alla carriera dei docenti. La scuola del futuro deve ripartire dai docenti, non solo da quelli bravi, ma valorizzati nel loro ruolo e far si che il premiare i docenti più bravi non sia più un tabù. Stiamo discutendo un disegno di legge in proposito, abbiamo ottenuto molti apprezzamenti da diversi enti enti che si occupano di istruzione perché vedono un modello che permette alla scuola di fare un passo avanti e potremo essere d’esempio per il resto del paese”.
Fonte: Festival Economia 2023
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