L'Italia si trova di fronte a una sfida cruciale nel riciclo della frazione umida dei rifiuti, con una perdita del 20-30% del materiale raccolto trasformato in scarti. Uno studio commissionato da Biorepack all’Università di Tor Vergata ha analizzato i dati di 112 impianti italiani, rivelando che solo 22 riescono a mantenere gli scarti al di sotto del 10%, mentre la maggioranza supera il 20%. Questo problema non solo rallenta l’economia circolare ma incide sui costi: tariffe di smaltimento superiori al ritiro organico rendono insostenibili le operazioni con una produzione di scarti oltre il 15%.
Tra le criticità principali emergono le bioplastiche, spesso mal gestite durante la raccolta e il trattamento. Marco Versari, presidente di Biorepack, sottolinea l’urgenza di migliorare la qualità della raccolta per evitare che materiali non conformi compromettano l’efficienza degli impianti. In parallelo, il Consorzio Italiano Compostatori evidenzia un peggioramento delle impurità nei rifiuti organici, salite oltre l'8% nel 2023. È fondamentale implementare tecnologie avanzate come la digestione anaerobica integrata al compostaggio, rispettando i criteri ambientali minimi per migliorare la resa.
Per affrontare queste sfide, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha stanziato 450 milioni di euro per ammodernare gli impianti di riciclo. Come ricorda Laura D’Aprile del Ministero dell’Ambiente, i nuovi impianti devono essere integrati e progettati per massimizzare l’efficienza, riducendo gli scarti e aumentando la produzione di risorse come compost e biogas. Tuttavia, la presenza di un parco impiantistico datato richiede investimenti rapidi per evitare il rischio di sovracapacità rispetto alla quantità raccolta.
La raccolta dell’organico, cresciuta del 3,2% nel 2023 secondo Ispra, rappresenta quasi il 40% dei rifiuti urbani, ma è necessario accelerare per raggiungere gli obiettivi europei di riciclo. Introduzioni di tariffe basate sulla qualità del materiale in ingresso, come proposto dall'azienda Aciam, potrebbero incentivare una raccolta più pulita. Ottimizzare il riciclo non è solo un dovere ambientale, ma un'opportunità economica per posizionare l’Italia come leader nel settore dell’economia circolare.
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