Nasdaq e S&P 500 in calo, Alphabet è il principale freno con gli investitori delusi dall'intelligenza artificiale e dal cloud
- piscitellidaniel
- 5 feb
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Mercoledì, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in ribasso, con Alphabet (NASDAQ: GOOGL) che ha rappresentato il principale freno al mercato. Gli investitori sono rimasti delusi dai modesti ricavi del colosso tecnologico nel settore cloud e dagli investimenti nell'intelligenza artificiale, alimentando la volatilità.
Alphabet, società madre di Google, ha perso l'8,2% dopo aver riportato una crescita inferiore alle attese nel segmento cloud e aver annunciato un investimento di 75 miliardi di dollari nello sviluppo dell'intelligenza artificiale per quest'anno, una cifra superiore alle previsioni.
Le azioni legate all'intelligenza artificiale hanno subito turbolenze la scorsa settimana, complici l'ascesa di un modello AI cinese a basso costo sviluppato dalla startup DeepSeek. Tuttavia, Nvidia (NASDAQ: NVDA), tra le aziende più impattate, è riuscita a guadagnare il 3,8% nella giornata.
Parallelamente, Advanced Micro Devices (NASDAQ: AMD) ha ceduto l'8,9% dopo che l'amministratore delegato Lisa Su ha dichiarato che le vendite nei data center, un indicatore chiave dei ricavi AI, registreranno un calo di circa il 7% rispetto al trimestre precedente.
Sul fronte macroeconomico, l'attività del settore servizi negli Stati Uniti ha subito un rallentamento inatteso a gennaio, a causa di una domanda in calo, contribuendo a contenere la crescita dei prezzi, secondo i dati dell'Institute for Supply Management.
Intanto, secondo un sondaggio di Reuters tra gli economisti, le buste paga nel settore privato sono aumentate di 183.000 unità il mese scorso, superando la previsione di 150.000 unità.
Venerdì è attesa la pubblicazione del cruciale rapporto sulle buste paga non agricole di gennaio.
Nel frattempo, le azioni Apple (NASDAQ: AAPL) hanno ceduto l'1,2% dopo che Bloomberg News ha riferito che l'autorità antitrust cinese starebbe valutando un'indagine sul produttore di iPhone.
Alle 11:33 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 65,83 punti, ovvero lo 0,15%, a 44.621,87, l'S&P 500 ha perso 4,37 punti, ovvero lo 0,08%, a 6.033,51 e il Nasdaq Composite ha perso 70,17 punti, ovvero lo 0,34%, a 19.586,61.
Otto degli undici settori dell'S&P 500 hanno chiuso in positivo, ma il calo di oltre il 3% del settore dei servizi di comunicazione ha attenuato i guadagni complessivi.
Uber Technologies (NYSE: UBER) ha perso il 7,2% dopo aver previsto prenotazioni per il trimestre in corso inferiori alle tempistiche degli analisti.
Fiserv (NYSE: FI) è invece salita del 7,1%, grazie a risultati trimestrali superiori alle attese, formati dalla forte domanda nella sua divisione di elaborazione bancaria e pagamenti.
Intanto, i mercati hanno seguito con attenzione le evoluzioni sui dazi commerciali, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato martedì di non avere fretta di negoziare con il presidente cinese Xi Jinping per scongiurare una nuova commerciale tra i due Paesi.
Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha dichiarato che la banca centrale resta orientata verso ulteriori tagli dei tassi quest'anno, pur sottolineando l'incertezza legata a fattori come nuovi dazi, immigrazione, normativa e altre iniziative dell'amministrazione Trump.
Tra i titoli in evidenza, FMC Corp (NYSE: FMC) è crollata del 33,6% dopo aver previsto i ricavi del primo trimestre inferiori alle attese.
Johnson Controls (NYSE: JCI) ha invece guadagnato l'11,1% dopo aver annunciato la nomina di Joakim Weidemanis come nuovo amministratore delegato e un miglioramento delle previsioni sugli utili per il 2025.
Sul NYSE, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 2,03 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,6 a 1.
Nelle ultime 52 settimane, l'S&P 500 ha registrato 27 nuovi massimi e 12 nuovi minimi, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 81 nuovi massimi e 69 nuovi minimi.
Fonte: investing.com
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