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Modello 730/2024, semplificato ma con più righi: aumenta la lunghezza, crescono le istruzioni

Il modello 730 per l’anno d’imposta 2023, da compilare nel 2024, si presenta con una veste apparentemente più semplice, grazie all’introduzione del nuovo 730 semplificato. Ma dietro all’interfaccia digitale pensata per rendere più fluida la compilazione, si cela un documento che diventa più lungo e articolato, con un numero crescente di righe, campi da riempire e pagine di istruzioni.


La versione “standard” del modello 730 passa da 20 a 21 quadri e si compone ora di 19 pagine. A ciò si aggiungono ben 168 pagine di istruzioni ufficiali pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, un numero in aumento rispetto all’anno precedente. Il quadro della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche non mostra quindi segni di effettiva semplificazione strutturale. La struttura del 730 resta articolata e spesso difficile da interpretare per i contribuenti non esperti, a dispetto della spinta verso la digitalizzazione e dell’adozione di un linguaggio più “amichevole” nella nuova versione online semplificata.


Il 730 semplificato rappresenta in effetti una novità. Dal 20 maggio sarà disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate una nuova interfaccia che guiderà i contribuenti passo dopo passo, senza dover consultare i quadri tradizionali. L’utente dovrà solo indicare se ha avuto figli a carico, se ha sostenuto spese sanitarie, interessi sul mutuo, spese scolastiche, e così via. Il sistema compilerà automaticamente i campi corrispondenti, prendendo le informazioni disponibili nelle banche dati e aggiornabili dal contribuente. In caso di necessità, resta comunque accessibile anche la versione ordinaria del modello.


Parallelamente, però, il 730 in formato tradizionale diventa più complesso. L’incremento delle righe da compilare è legato anche all’aumento delle agevolazioni fiscali: secondo i dati forniti dalla CGIA di Mestre, oggi se ne contano almeno 626, tra deduzioni, detrazioni e altri sconti fiscali. Nel 2018 erano 466. Un’espansione che ha costretto l’Agenzia ad aggiungere nuovi righi e a precisare in modo più dettagliato le modalità per la fruizione dei benefici.


Tra le novità inserite nel modello 2024 figurano l’aggiornamento del bonus barriere architettoniche, il nuovo trattamento integrativo per i lavoratori dipendenti, il credito d’imposta per l’acquisto di strumenti musicali per i figli e nuove regole per la detrazione delle spese sportive dei minori. Inoltre, sono stati introdotti campi specifici per la gestione delle spese legate alle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, al fine di gestire la relativa detrazione.


Una delle principali innovazioni strutturali è la possibilità di presentare il 730 anche in assenza del sostituto d’imposta. Il contribuente può ora indicare direttamente all’Agenzia delle Entrate se intende ricevere un rimborso o pagare le imposte dovute tramite F24. Questo elimina la necessità di passare attraverso il datore di lavoro o l’ente pensionistico, aprendo l’utilizzo del 730 anche a soggetti finora esclusi. La platea potenziale di contribuenti che potranno utilizzare il modello si estende così a oltre 41 milioni di persone, compresi i titolari di partita IVA e gli autonomi, che però dovranno comunque ricorrere al modello Redditi per la parte relativa all’attività d’impresa o professionale.


Il 730 precompilato sarà accessibile dal 30 aprile per la sola consultazione, mentre le modifiche o l’invio potranno essere effettuati a partire dal 20 maggio. I dati a disposizione dei contribuenti saranno sempre più numerosi: oltre 1,3 miliardi di informazioni precaricate, di cui il 75% riguardano spese sanitarie. A questi si aggiungono dati su mutui, assicurazioni, ristrutturazioni edilizie, bonus edilizi, versamenti contributivi e dati da enti terzi come università, scuole e banche.


Secondo i dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, nel 2023 circa 4,5 milioni di contribuenti hanno accettato e inviato la dichiarazione precompilata senza modifiche. Un dato in crescita ma ancora minoritario rispetto al totale. Molti preferiscono affidarsi ai Caf o a professionisti, soprattutto per evitare errori o incertezze interpretative.


Nonostante l’apparente svolta semplificativa, molti operatori segnalano che le complessità strutturali del sistema fiscale non sono superate. Ogni nuovo bonus comporta l’aggiunta di codici, righi, condizioni di accesso e verifiche. Questo si riflette non solo nella lunghezza delle istruzioni ma anche nella difficoltà pratica per il contribuente di comprendere appieno i propri diritti e doveri.


Il modello 730/2024 mostra dunque due volti: da un lato la volontà dell’amministrazione di guidare l’utente verso una maggiore autonomia nella compilazione; dall’altro, la realtà di un sistema che resta denso di norme, opzioni e casistiche specifiche, che rendono ancora necessario l’intervento di intermediari per la maggioranza dei contribuenti.

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