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Macron corregge Trump sugli aiuti all'Ucraina: divergenze sulle modalità di sostegno finanziario

Il 25 febbraio 2025, durante un incontro alla Casa Bianca, il presidente francese Emmanuel Macron ha interrotto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per correggere le sue affermazioni riguardo agli aiuti finanziari all'Ucraina. Trump aveva dichiarato che l'Europa avrebbe recuperato tutti i fondi destinati a Kiev poiché concessi sotto forma di prestiti, mentre gli Stati Uniti, che avrebbero fornito 350 miliardi di dollari, non avrebbero avuto lo stesso ritorno. Macron ha prontamente ribattuto, sottolineando che l'Europa ha contribuito con il 60% dello sforzo finanziario totale attraverso una combinazione di aiuti, garanzie e prestiti, analogamente agli Stati Uniti, e che tali contributi rappresentano "soldi veri".


Divergenze sulle cifre e sulle modalità di aiuto

Le dichiarazioni di Trump e Macron evidenziano una discrepanza nelle percezioni riguardo all'entità e alla natura degli aiuti forniti all'Ucraina. Trump ha sostenuto che l'Europa recupererà i fondi erogati grazie ai prestiti concessi, mentre gli Stati Uniti non avrebbero lo stesso beneficio. Macron, d'altro canto, ha enfatizzato che il contributo europeo è stato significativo e composto da diverse forme di sostegno finanziario, non limitandosi ai soli prestiti.


Il ruolo degli asset russi congelati

Un ulteriore punto di discussione ha riguardato gli asset russi congelati, stimati in 230 miliardi di dollari. Macron ha chiarito che tali beni non appartengono all'Europa e non possono essere considerati come garanzia per i prestiti concessi all'Ucraina. Tuttavia, ha suggerito che questi asset potrebbero essere utilizzati nei negoziati con la Russia, dato il ruolo di Mosca come aggressore nel conflitto. Trump ha mostrato scetticismo riguardo a questa posizione, ribadendo la sua convinzione che l'Europa recupererà i propri fondi, mentre gli Stati Uniti dovrebbero adottare misure per ottenere un ritorno sugli aiuti forniti.


Accordo sulle risorse naturali ucraine

Nel contesto della discussione, Trump ha accennato a un imminente accordo tra Stati Uniti e Ucraina relativo alle risorse naturali del paese. Secondo le informazioni disponibili, Kiev sarebbe prossima a firmare un'intesa che prevede il trasferimento di una parte delle proprie risorse naturali agli Stati Uniti come forma di compensazione per gli aiuti ricevuti. Questo accordo rappresenterebbe un tentativo da parte degli Stati Uniti di assicurarsi un ritorno economico concreto in cambio del sostegno finanziario e militare offerto all'Ucraina durante il conflitto.


Implicazioni per le relazioni transatlantiche

Le divergenze emerse tra Trump e Macron sugli aiuti all'Ucraina riflettono tensioni più ampie nelle relazioni transatlantiche riguardo alla gestione del conflitto e alla ripartizione degli oneri finanziari. Mentre gli Stati Uniti hanno assunto un ruolo di primo piano nel supporto a Kiev, l'Europa ha cercato di bilanciare il sostegno militare con iniziative diplomatiche volte a trovare una soluzione negoziata. Le differenti prospettive su come gestire gli aiuti e su come garantire un ritorno sugli investimenti potrebbero influenzare la coesione e la strategia comune dell'alleanza occidentale nei confronti della crisi ucraina.

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