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Luca Brivio

Lavoro: Le difficoltà delle PMI nell'attrarre e trattenere i talenti



L'Osservatorio di Adecco, nell’ambito di Job Evolution organizzato dal Sole 24 Ore, ha pubblicato un’indagine sulla difficoltà delle piccole e medie imprese (PMI) italiane nell’attrarre e trattenere talenti, una sfida sempre più pressante nel contesto attuale. Dall'analisi condotta su 828 PMI, emerge che il 32,4% delle aziende trova difficoltoso attirare talenti a causa di percorsi di carriera percepiti come meno stimolanti rispetto alle grandi imprese. Inoltre, il 21,4% è penalizzato dalla scarsa riconoscibilità del marchio e il 18,8% da politiche di welfare meno articolate.

I cambiamenti richiesti dal mercato del lavoro

Secondo Angelo Lo Vecchio, AD di Adecco Italia, le PMI devono rispondere all'evoluzione delle aspettative lavorative, specialmente da parte delle nuove generazioni, che valorizzano la flessibilità, il work-life balance e le opportunità di sviluppo professionale. Lo Vecchio sottolinea l'importanza per le PMI di implementare piani di welfare e percorsi formativi per rispondere a queste esigenze e mantenere competitività sul mercato.

Principali ostacoli e strategie adottate

Le PMI adottano diverse strategie per fronteggiare la scarsa attrattiva, con formazione continua offerta dal 33,3%delle aziende e bonus economici legati al raggiungimento di obiettivi aziendali o personali nel 25,1% dei casi. Tuttavia, preoccupa il 15% delle aziende che ancora non mette in atto alcuna misura di fidelizzazione, una criticità particolarmente diffusa nel Sud Italia, dove circa il 45% delle PMI non offre servizi di welfare strutturati.

Il mismatch di competenze

Un altro problema significativo per le PMI è il mismatch di competenze. Infatti, oltre il 40% delle aziende intervistate lamenta difficoltà nel reperire skill tecniche necessarie per soddisfare le richieste del mercato, in particolare competenze produttive (20%), seguite da quelle informatiche e digitali (16,4%). Al Nord, si registra una richiesta maggiore di operai specializzati, mentre al Sud è più alta la domanda per esperti in informatica e logistica.

Le soft skills più richieste

Parallelamente alle competenze tecniche, le PMI cercano anche soft skills fondamentali, con un focus su capacità come il lavoro in team e il problem solving. Quest'ultimo è particolarmente ricercato, ma anche difficile da trovare per circa il 15% delle PMI, soprattutto nel Sud Italia, dove la richiesta di problem solving supera il 30%.

Proposte per migliorare l’attrattività delle PMI

Per rispondere a queste sfide, Lo Vecchio suggerisce un intervento strutturale da parte delle PMI, che includa l'adozione di piani di welfare e un focus continuo sulla formazione professionale. È essenziale che il settore pubblico collabori con le PMI per supportare l’investimento nel capitale umano e la digitalizzazione, elementi cruciali per una crescita sostenibile nel panorama attuale del mercato del lavoro.

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