La Camera respinge la mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè: un'analisi dettagliata
- piscitellidaniel
- 25 feb
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Il 25 febbraio 2025, la Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle (M5S) e sostenuta dal Partito Democratico (PD) e da Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. La mozione, motivata dal rinvio a giudizio della ministra per falso in bilancio nell'ambito dell'inchiesta sulla società Visibilia, è stata bocciata con 206 voti contrari, 134 favorevoli e un'astensione.
Il contesto della mozione di sfiducia
La mozione di sfiducia è stata presentata a seguito del rinvio a giudizio di Santanchè per presunto falso in bilancio relativo alla gestione della società Visibilia. Le opposizioni hanno ritenuto che tali accuse mettessero in discussione l'integrità e l'idoneità della ministra a ricoprire il suo incarico governativo. È importante notare che, secondo i dati storici, le mozioni di sfiducia individuali nei confronti di ministri sono raramente approvate in Parlamento. Negli ultimi 40 anni, su 79 tentativi, nessuna mozione di sfiducia individuale è stata accolta.
La difesa della ministra Santanchè
Nel suo intervento in Aula, Santanchè ha sottolineato che le accuse a suo carico riguardano fatti antecedenti alla sua nomina a ministra e ha ribadito la sua fiducia nel sistema giudiziario. Ha espresso disappunto per quella che ha definito una "gogna mediatica" e ha dichiarato: "Non mi sento sola, anzi: ringrazio i tanti colleghi che sono con me e non mi sento sola neanche in Italia perché nella battaglia del garantismo ci sono la maggioranza degli italiani".
Riguardo alle accuse di truffa per l'uso improprio della cassa integrazione durante l'emergenza Covid-19, la ministra ha affermato che la decisione di accedere a tali benefici era mirata esclusivamente a tutelare i posti di lavoro, in linea con le azioni intraprese da molte aziende italiane durante la pandemia.
Le posizioni delle forze politiche
Durante il dibattito parlamentare, le forze di maggioranza hanno manifestato compattezza a sostegno della ministra, mentre le opposizioni hanno criticato aspramente la sua condotta. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha dichiarato: "La ministra Santanchè dovrebbe dimettersi per il bene delle istituzioni e per rispetto nei confronti dei cittadini". Elly Schlein, segretaria del PD, ha aggiunto: "La trasparenza e l'integrità sono valori imprescindibili per chi ricopre cariche pubbliche".
Le dichiarazioni della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso fiducia nella ministra Santanchè, affermando che le decisioni in merito a eventuali dimissioni spettano alla diretta interessata. Meloni ha inoltre criticato le opposizioni per aver strumentalizzato la vicenda a fini politici, ribadendo la necessità di rispettare l'operato della magistratura senza interferenze.
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