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HNH Hospitality accelera sulla crescita: più resort per aumentare i ricavi del 30%

Il gruppo HNH Hospitality avvia una nuova fase della sua strategia di espansione, puntando con decisione sull’incremento dell’offerta di resort e sul potenziamento delle strutture leisure, con l’obiettivo dichiarato di far crescere i ricavi del 30% entro il 2026. Dopo un 2023 chiuso con un fatturato consolidato pari a 100 milioni di euro, l’azienda guidata da Luca Boccato mira ora a rafforzare la propria presenza in aree turistiche strategiche, sfruttando l’onda lunga della ripresa post-pandemica e il consolidamento della domanda internazionale.


Al centro del piano industriale della società c’è l’apertura di nuove strutture a vocazione turistica, in particolare resort di fascia alta in destinazioni a forte richiamo nazionale e internazionale. HNH Hospitality, già presente con 23 strutture distribuite in prevalenza nel Nord e nel Centro Italia, intende espandersi ulteriormente nelle zone costiere e nei poli termali, affiancando all’attuale portafoglio urbano un segmento leisure sempre più strutturato.


Già nel 2024 sono previste quattro nuove aperture, tra cui spiccano due resort 5 stelle: uno a Gallipoli, in Puglia, e l’altro sul Lago di Garda, in Veneto. Le strutture saranno gestite con modelli di ospitalità integrata, con una forte attenzione ai servizi benessere, alla ristorazione gourmet e all’esperienzialità personalizzata, elementi sempre più centrali nella competizione internazionale del settore.


L’ambizione della società è sostenuta anche dal cambiamento della composizione dei ricavi. Nel 2019, la componente legata ai resort rappresentava solo il 5% del fatturato. Oggi, dopo il consolidamento delle performance di località balneari e termali, si attesta già al 20%. L’obiettivo per il 2026 è di raggiungere il 30%, in un equilibrio dinamico con le strutture cittadine, da sempre pilastro del modello HNH.


Il piano di sviluppo si accompagna a un approccio industriale alla gestione alberghiera, con investimenti mirati all’efficientamento energetico, alla digitalizzazione dei servizi e all’evoluzione delle piattaforme di prenotazione e fidelizzazione. Il gruppo prevede inoltre il rafforzamento delle attività formative rivolte al personale, con l’introduzione di percorsi interni per il middle e top management, in un contesto in cui la qualità del servizio rappresenta un asset competitivo irrinunciabile.


Sul fronte dei brand, HNH Hospitality continuerà a sviluppare le partnership con gruppi internazionali come Hilton, IHG, Best Western e Accor, con i quali già gestisce una parte significativa del proprio portafoglio attraverso franchising. Parallelamente, sarà valorizzato il marchio proprietario Almar, con nuovi sviluppi già in pipeline che interesseranno località di rilievo come la Toscana e la Sardegna.


Il gruppo punta a un modello ibrido tra proprietà e gestione. Se da un lato si conferma la volontà di crescere attraverso la locazione e la gestione in affitto di rami d’azienda, dall’altro si mantengono attive linee di investimento diretto in immobili ad alto potenziale, anche attraverso accordi con fondi immobiliari e joint venture. Questa flessibilità consente a HNH di cogliere opportunità sia nel segmento business che in quello leisure, adattandosi alle evoluzioni del mercato.


I numeri del gruppo indicano una solidità in crescita. Nel 2023, il tasso di occupazione medio è stato pari al 75%, con picchi superiori all’85% nei mesi estivi per le strutture balneari. Il RevPAR, parametro che misura il ricavo per camera disponibile, è cresciuto del 12% rispetto al 2022, grazie a una combinazione di aumento delle tariffe medie e ottimizzazione dell’offerta.


Le performance operative si inseriscono in un contesto macroeconomico favorevole per il turismo italiano, che ha visto il ritorno di flussi internazionali su livelli vicini al pre-pandemia, con una domanda che privilegia sempre più il comfort, la personalizzazione e la sostenibilità ambientale. Proprio quest’ultimo aspetto è parte integrante della strategia HNH, che prevede investimenti in sistemi di riduzione dei consumi idrici ed energetici, certificazioni ambientali e valorizzazione delle filiere locali nei servizi di ristorazione.


In vista della stagione estiva 2025, il gruppo ha già previsto un rafforzamento dell’organico con 300 nuove assunzioni, che si concentreranno soprattutto nelle regioni del Sud, dove le aperture di nuove strutture creeranno un indotto occupazionale significativo. La formazione del personale sarà in parte gestita attraverso l’HNH Academy, struttura interna che si occuperà di trasmettere i protocolli di servizio e i valori aziendali a tutto il personale di nuova assunzione.


HNH Hospitality, nata nel 1999 e cresciuta inizialmente con una forte vocazione alberghiera nel Veneto e in Emilia-Romagna, si propone oggi come uno dei principali operatori indipendenti della gestione alberghiera in Italia. La crescita degli ultimi anni, accelerata anche grazie all’apporto di investitori istituzionali, ha trasformato il gruppo in una realtà in grado di confrontarsi a livello internazionale, mantenendo una forte componente identitaria legata al territorio e all’ospitalità made in Italy.


La società guarda anche all’espansione all’estero: nel piano strategico è previsto il monitoraggio di opportunità in Spagna e Grecia, due mercati ad alta vocazione turistica dove la formula del resort integrato di fascia alta potrebbe trovare terreno fertile, specialmente nei mesi di spalla e nelle destinazioni a forte destagionalizzazione. Un’eventuale mossa internazionale sarebbe valutata non prima del 2026, una volta consolidata la crescita sul territorio nazionale e confermati gli obiettivi di redditività.

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