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Fabio Galli al Salone del Risparmio 2025: come trasformare le sfide in opportunità per il futuro dell’industria

La quindicesima edizione del Salone del Risparmio, che si terrà dal 15 al 17 aprile 2025 presso l’Allianz MiCo di Milano, si presenta come una piattaforma chiave per il confronto sulle nuove dinamiche che stanno trasformando il settore del risparmio gestito. Fabio Galli, Direttore Generale di Assogestioni, intervistato da L’Economia del Corriere della Sera, ha delineato le principali sfide e opportunità che caratterizzeranno il prossimo futuro dell’industria finanziaria, sottolineando l’importanza di un capitale paziente, dell’innovazione tecnologica e della gestione delle dinamiche demografiche.

Secondo Galli, il settore del risparmio gestito sta attraversando una fase di profonda trasformazione, in cui alcuni trend consolidati continueranno a rafforzarsi mentre emergeranno nuove forze di cambiamento. L’invito agli operatori del settore è quello di affrontare questa fase non come una minaccia, ma come una possibilità concreta di evoluzione e miglioramento. Il Salone del Risparmio diventa così il luogo ideale per discutere strategie e strumenti capaci di interpretare il nuovo contesto economico e sociale.

Uno dei principali fenomeni analizzati da Galli riguarda il crescente risiko bancario che sta interessando il panorama italiano ed europeo. In un contesto caratterizzato da tassi d’interesse elevati rispetto al recente passato e da una crescente competizione globale, le fusioni e le aggregazioni tra istituti finanziari rappresentano un’opportunità per ottenere economie di scala e affrontare in modo più solido le sfide dell’innovazione. L’evoluzione digitale, infatti, richiede investimenti massicci che non tutte le realtà possono sostenere singolarmente. In questo quadro, Galli vede positivamente il consolidamento come mezzo per rafforzare la competitività del sistema.

Accanto alla tecnologia, il Direttore Generale di Assogestioni ribadisce l'importanza della gestione locale. Gli operatori radicati nei territori hanno una comprensione più approfondita delle dinamiche economiche e sociali specifiche, un vantaggio competitivo che deve essere valorizzato. Secondo Galli, nonostante la globalizzazione dei mercati, il legame con il contesto locale resta cruciale, soprattutto per chi investe in piccole e medie imprese, considerate motori fondamentali di crescita e innovazione.

Altro tema centrale sollevato è quello della transizione energetica, che Galli considera una priorità ineludibile. Nonostante le incertezze geopolitiche e il riassestamento delle politiche internazionali, il processo di decarbonizzazione e l’investimento in energie rinnovabili proseguiranno, rappresentando un’opportunità di investimento di lungo termine per il settore finanziario.

Per quanto riguarda il contesto italiano, Galli mette in luce una problematica storica: l’elevata avversione al rischio da parte delle famiglie, che continuano a mantenere circa 1.500 miliardi di euro in liquidità sui conti correnti. Tuttavia, i segnali di cambiamento sono evidenti. Grazie al lavoro dei consulenti finanziari e a una crescente cultura della gestione patrimoniale, gli italiani stanno iniziando a comprendere l’importanza della pianificazione finanziaria. È in aumento l’utilizzo di strumenti come i fondi comuni, gli ETF e, soprattutto, i Piani di Accumulo Capitale (PAC), che favoriscono un approccio più disciplinato e razionale agli investimenti.

In questo scenario di trasformazione, i tre temi scelti come filo conduttore del Salone 2025 — capitale paziente, progresso e longevità — assumono un significato particolare. Promuovere il capitale paziente significa incentivare l’investimento a lungo termine, fondamentale per sostenere la crescita economica e personale in un mondo segnato da innovazioni continue e da mutamenti demografici profondi. Il progresso tecnologico, sebbene sfidante, offre opportunità senza precedenti per l’efficienza operativa e la personalizzazione dei servizi. Infine, la longevità impone di ripensare radicalmente la gestione del risparmio e dell’investimento: non solo in funzione della pensione, ma anche per garantire una qualità di vita elevata durante una vita sempre più lunga.

Galli sottolinea che il nuovo paradigma dell’investimento dovrà tenere conto di portafogli più dinamici e orientati all’azionario, anche per le fasce d’età più avanzate. Secondo il direttore generale di Assogestioni, sarà sempre più importante educare i risparmiatori a mantenere una quota significativa di investimenti azionari, sia per giovani che devono costruire una pensione complementare, sia per sessantenni che devono far fruttare un capitale nell’arco di un orizzonte temporale ancora lungo.

Il Salone del Risparmio 2025 si propone quindi come il crocevia di queste riflessioni e strategie, offrendo oltre 100 conferenze con esperti del settore e un’ampia gamma di eventi dedicati alla formazione, al networking e all’aggiornamento professionale. L’obiettivo dichiarato è trasformare le sfide del presente in opportunità concrete per il futuro, consolidando il ruolo dell’Italia come hub europeo dell’innovazione finanziaria e della cultura del risparmio gestito.

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