Ex Ilva: accordo sulla cassa integrazione per il 2025, coinvolti 3.062 lavoratori
- piscitellidaniel
- 4 mar
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Il 4 marzo 2025, presso il Ministero del Lavoro, è stato raggiunto un accordo tra Acciaierie d'Italia (AdI) e le organizzazioni sindacali per la proroga di 12 mesi della cassa integrazione straordinaria (CIGS) destinata ai dipendenti del gruppo ex Ilva. Questo nuovo accordo prevede una riduzione del numero massimo di lavoratori coinvolti, passando dai 4.050 del precedente accordo di luglio 2024 a 3.062 unità per l'anno in corso.
Distribuzione dei lavoratori in cassa integrazione
La ripartizione dei lavoratori interessati dalla CIGS nei vari stabilimenti del gruppo è la seguente:
Taranto: 2.680 lavoratori
Genova: 190 lavoratori
Novi Ligure: 115 lavoratori
Marghera: 25 lavoratori
Milano: 18 lavoratori
Paderno: 9 lavoratori
Racconigi: 15 lavoratori
Legnaro: 10 lavoratori
Questi numeri rappresentano il massimo delle unità coinvolte; l'effettiva applicazione della cassa integrazione potrebbe riguardare un numero inferiore di dipendenti.
Dettagli dell'accordo e misure a favore dei lavoratori
L'accordo prevede il mantenimento di trattamenti di miglior favore per i lavoratori, già stabiliti nell'intesa di luglio 2024. In particolare, è confermata l'integrazione salariale al 70% della retribuzione per i dipendenti in CIGS. Inoltre, è previsto un incentivo una tantum sotto forma di welfare, legato ai volumi di produzione annuali di acciaio:
1% del valore annuo della paga base al raggiungimento di 3,2 milioni di tonnellatelapresse.it
2% al raggiungimento di 3,6 milioni di tonnellate
3% al raggiungimento di 4 milioni di tonnellate
Questa misura mira a incentivare la produttività e a riconoscere l'impegno dei lavoratori nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Prospettive future e attesa per il Tavolo a Palazzo Chigi
Le organizzazioni sindacali hanno espresso soddisfazione per l'accordo raggiunto, sottolineando l'importanza di salvaguardare l'occupazione e le competenze all'interno del gruppo. Tuttavia, rimane alta l'attenzione sul futuro dell'ex Ilva, in vista del Tavolo previsto a Palazzo Chigi l'11 marzo, dedicato alla procedura di vendita dell'azienda. In questa occasione, i sindacati intendono ribadire al Governo la necessità di garantire la continuità occupazionale per tutti i lavoratori, inclusi quelli dell'indotto e dell'appalto, nonché l'importanza di un piano industriale che contempli investimenti per il rilancio del più grande gruppo siderurgico italiano, in un'ottica di sostenibilità ambientale e sociale.
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