Decreto Fiscale: novità su spese di trasferta e IVA per opere d'arte
- piscitellidaniel
- 15 mag
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Il Decreto Fiscale in discussione a fine maggio introduce significative modifiche riguardanti la deducibilità delle spese di trasferta e il trattamento IVA per le opere d'arte.
Spese di trasferta: obbligo di tracciabilità
A partire dal 1° gennaio 2025, le spese di trasferta, comprese quelle per vitto, alloggio, viaggio e trasporto mediante autoservizi pubblici non di linea, saranno deducibili solo se effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili. Questo obbligo si applica alle trasferte effettuate al di fuori del comune sede di lavoro. In caso contrario, le spese saranno indeducibili per l'impresa e tassate come reddito per il dipendente.
È importante notare che il pagamento tracciabile può essere effettuato anche con strumenti intestati al dipendente, purché sia possibile dimostrare la connessione con l'attività lavorativa. Questa misura mira a garantire maggiore trasparenza e a prevenire abusi nella deduzione delle spese di trasferta.
IVA per opere d'arte: nuove disposizioni
Il decreto introduce anche novità riguardanti l'IVA applicabile alle opere d'arte. In particolare, si prevede l'estensione dell'aliquota IVA agevolata del 10% alle prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto relativi alla realizzazione di interventi di restauro e risanamento conservativo di opere d'arte. Questa misura intende favorire la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Paese.
Tuttavia, restano escluse dall'aliquota agevolata le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria su beni culturali mobili, che continueranno a scontare l'aliquota ordinaria del 22%. Questa distinzione ha suscitato critiche da parte di operatori del settore, che chiedono una revisione delle disposizioni per includere anche questi interventi tra quelli agevolati.
Implicazioni per professionisti e imprese
Le nuove disposizioni avranno un impatto significativo su professionisti e imprese. Per quanto riguarda le spese di trasferta, sarà fondamentale adottare sistemi di pagamento tracciabili e documentare adeguatamente le spese sostenute. Inoltre, le imprese dovranno aggiornare le proprie politiche interne per garantire la conformità alle nuove regole.
Per quanto concerne l'IVA sulle opere d'arte, le imprese operanti nel settore del restauro dovranno valutare attentamente l'applicabilità dell'aliquota agevolata ai propri interventi e adeguare le proprie pratiche contabili di conseguenza. Inoltre, sarà importante monitorare eventuali ulteriori modifiche legislative che potrebbero estendere l'aliquota agevolata ad altri tipi di interventi.
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