Cinecittà: dalla crisi al rilancio del cinema italiano
- piscitellidaniel
- 25 mar
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Negli ultimi anni, Cinecittà ha affrontato sfide significative che hanno messo a dura prova la sua stabilità finanziaria e operativa. Nel 2023, la società ha registrato una perdita di 6,7 milioni di euro, una revisione drastica rispetto all'utile di 1,3 milioni precedentemente annunciato. Questa discrepanza è stata attribuita a una nota di credito non registrata di 2,5 milioni a favore di Fremantle e a una errata capitalizzazione di costi, evidenziando una gestione commerciale con margini operativi prossimi allo zero. Nel primo semestre del 2024, le perdite sono aumentate a 13 milioni di euro, complici gli scioperi a Hollywood e l'attesa per la riforma del tax credit, che hanno rallentato l'arrivo di nuove produzioni.
Nonostante queste difficoltà, Cinecittà ha intrapreso un ambizioso piano di rilancio, sostenuto da un investimento di 260 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo finanziamento è destinato alla costruzione di nuovi teatri di posa e alla ristrutturazione di quelli esistenti, con l'obiettivo di aumentare la capacità produttiva del 60%. Il piano prevede anche nuove assunzioni, con un incremento del 10% dell'organico entro il 2026, privilegiando giovani under 35. L'obiettivo è raggiungere ricavi commerciali di 45 milioni di euro entro il 2026, rispetto ai 16,4 milioni del 2021.
Un elemento chiave del piano di espansione è l'acquisizione di 31 ettari nell'area di Torre Spaccata, grazie a un accordo preliminare con Cassa Depositi e Prestiti. Questa espansione consentirà la costruzione di nuovi teatri di posa e l'allestimento di backlot per riprese in esterno, colmando il divario con altri studi europei e dotando Cinecittà di una capacità produttiva unica.
Parallelamente, Cinecittà sta lavorando per attrarre grandi produzioni internazionali. Registi come Mel Gibson e Oliver Stone hanno effettuato sopralluoghi negli studi, mentre il 14 ottobre è prevista l'anteprima italiana di "Megalopolis" di Francis Ford Coppola. Questi sforzi mirano a riportare Cinecittà al centro della scena cinematografica mondiale, sfruttando anche l'incremento del tax credit al 40%, che ha già stimolato l'interesse di produttori internazionali.
Tuttavia, permangono alcune criticità, in particolare riguardo all'espansione nell'area di Torre Spaccata. Sebbene l'accordo preliminare con Cdp sia stato raggiunto, sono necessari ulteriori passaggi amministrativi e autorizzativi, tra cui il parere definitivo del Ministero dell'Economia e l'approvazione del progetto urbano da parte di Roma Capitale. I tempi previsti per il completamento di questi atti sono entro il 2023, ma eventuali ritardi potrebbero influire sul rispetto delle scadenze del PNRR.
Inoltre, il settore cinematografico italiano deve affrontare sfide legate alla concorrenza internazionale. Paesi come il Regno Unito e la Spagna offrono incentivi fiscali più elevati, con tax credit rispettivamente al 35% e al 40%, rendendo necessario un continuo adeguamento delle politiche italiane per mantenere l'attrattività degli studios romani.
Nonostante le difficoltà, il percorso intrapreso da Cinecittà rappresenta una scommessa significativa per il futuro del cinema italiano. Con investimenti mirati, strategie di attrazione delle produzioni internazionali e un focus sulla sostenibilità, gli studios romani puntano a riconquistare il ruolo di protagonisti nel panorama cinematografico globale.
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