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Certificazione della Parità di genere: vantaggi

Luca Brivio


Il Recovery Plan

Il Recovery Plan ha stabilito diverse norme per la parità di genere, racchiuse all'interno della missione 5, dal titolo "Inclusione e coesione". In particolare si è puntato sul conseguimento della certificazione della parità di genere (UNI/PdR 125:2022), che certifica pari opportunità per le donne all'interno di un'azienda.


Gli incentivi, statali e regionali

A livello della Regione Lombardia è previsto il seguente incentivo, in regime di De Minimis, tramite bando Unioncamere Lombardia, per un massimo di copertura dell’80% sul totale delle spese sostenute:

  • €7.000,00: valore massimo a copertura di servizi di consulenza;

  • €9.000,00: valore massimo a copertura dell’Ente di certificazione.

Inoltre, sono presenti due incentivi statali:

  • Contributo, erogato agli Organismi di Certificazione accreditati, per un massimo di €12.500 a impresa

  • €2.500 a impresa erogati direttamente alle imprese per coprire le spese di servizi di consulenza e accompagnamento alla certificazione, tramite sistema di voucher.

Parametri minimi per il conseguimento

La Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 prevede un insieme di indicatori prestazionali definiti come percorribili, pertinenti e confrontabili e in grado di guidare il cambiamento delle politiche per la parità di genere delle imprese. Per garantire una misurazione completa del livello di maturità delle singole organizzazioni, sono individuate 6 aree strategiche di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:

  1. cultura e strategia;

  2. governance;

  3. processi di gestione delle risorse umane (Hr);

  4. opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;

  5. equità remunerativa per genere;

  6. tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Ma quali sono i vantaggi per le imprese che conseguiscono tale certificazione?

  • l’adozione di politiche per la Parità di genere e per l’empowerment femminile;

  • il miglioramento della possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di armonizzazione dei tempi vita–lavoro;

  • l’aumento della autorevolezza, credibilità e affidabilità sul mercato nonché l’introduzione dei seguenti meccanismi di incentivazione:

    • esonero dal versamento di una percentuale (1% fino a 50.000€) dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro

    • punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi

    • diminuzione della garanzia del 20%

    • maggiore punteggio previsto negli avvisi dalle amministrazioni aggiudicatrici.

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