Bénédicte de Perthuis: Il Giudice Dietro la Condanna di Marine Le Pen Ora Sotto Scorta per Minacce di Morte
- piscitellidaniel
- 1 apr
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Bénédicte de Perthuis, magistrato francese noto per la sua integrità e dedizione alla giustizia, è recentemente salita alla ribalta internazionale per aver presieduto il processo che ha portato alla condanna di Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN). La sentenza, emessa il 31 marzo 2025, ha dichiarato Le Pen colpevole di appropriazione indebita di fondi dell'Unione Europea, infliggendole una pena di due anni di detenzione domiciliare, una multa di 100.000 euro e, soprattutto, un divieto di candidarsi a cariche pubbliche per cinque anni. Questa interdizione potrebbe escluderla dalla corsa presidenziale del 2027, dove era considerata una delle principali contendenti.
Il Processo e la Sentenza
Il processo ha visto coinvolti 24 imputati, tra cui stretti collaboratori di Le Pen, accusati di aver utilizzato indebitamente quasi 3 milioni di euro di fondi del Parlamento Europeo per finanziare il partito. La corte, sotto la guida di de Perthuis, ha emesso condanne variabili per gli imputati, con pene che vanno da sanzioni pecuniarie a divieti di ricoprire cariche pubbliche. Le Pen ha respinto le accuse, definendo il verdetto un "complotto politico" e annunciando l'intenzione di presentare appello.
Reazioni e Accuse di "Lawfare"
La sentenza ha scatenato un acceso dibattito in Francia. Le Pen e i suoi sostenitori hanno accusato il sistema giudiziario di "lawfare", sostenendo che la condanna sia un tentativo politico di escluderla dalla scena politica. Il Primo Ministro François Bayrou ha espresso sostegno all'indipendenza della magistratura, pur sollevando interrogativi sull'interdizione dai pubblici uffici, suggerendo possibili riforme legali. Un sondaggio ha rilevato che il 60% degli intervistati ritiene equa la sentenza, mentre il 42% percepisce un pregiudizio politico.
Minacce e Misure di Sicurezza
A seguito del verdetto, de Perthuis e i pubblici ministeri coinvolti nel caso hanno ricevuto minacce di morte, principalmente attraverso commenti su siti web di estrema destra come Riposte Laïque. Queste minacce hanno portato all'apertura di un'indagine da parte della Brigata per la Repressione dei Crimini contro le Persone (BRDP) di Parigi. Di conseguenza, alle autorità giudiziarie è stata assegnata una protezione personale.
Condanna delle Minacce
Marine Le Pen ha pubblicamente condannato le minacce rivolte ai magistrati, sottolineando la gravità di tali atti e auspicando che i responsabili vengano perseguiti e condannati. Ha dichiarato che, sebbene sia in disaccordo con la sentenza, nulla giustifica minacce o violenze contro i funzionari giudiziari.
Profilo di Bénédicte de Perthuis
Bénédicte de Perthuis è riconosciuta per la sua carriera impeccabile e il suo impegno nell'applicazione imparziale della legge. La sua gestione del processo Le Pen ha evidenziato la sua fermezza e dedizione alla giustizia, anche di fronte a pressioni politiche e mediatiche. La decisione di assegnarle una scorta riflette la serietà delle minacce ricevute e la necessità di proteggere l'indipendenza e l'incolumità dei magistrati.
Implicazioni per il Sistema Giudiziario Francese
Questo caso solleva preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei funzionari giudiziari in Francia e all'importanza di proteggere l'indipendenza della magistratura. Le minacce contro de Perthuis e il suo team evidenziano le tensioni esistenti nel panorama politico francese e la necessità di un dibattito pubblico sul rispetto delle istituzioni democratiche e dello stato di diritto.
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