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Audizione di John Elkann in Parlamento: reazioni politiche e sindacali alle dichiarazioni del presidente di Stellantis

Il 19 marzo 2025, John Elkann, presidente di Stellantis, è stato ascoltato dalle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato presso la Camera dei Deputati. Durante l'audizione, Elkann ha sottolineato il ruolo centrale dell'Italia nelle strategie del gruppo automobilistico, affermando che, senza Stellantis, l'industria automobilistica italiana sarebbe scomparsa, analogamente a quanto accaduto in passato con l'informatica dopo Olivetti e la chimica dopo Montedison. ​


Dati economici e investimenti in Italia

Elkann ha evidenziato che, negli ultimi vent'anni, Stellantis ha versato direttamente 14 miliardi di euro in imposte all'erario italiano. Considerando anche l'IVA e le imposte versate per conto dei dipendenti, il totale ammonta a 32,2 miliardi di euro. Nello stesso periodo, l'azienda ha investito 53 miliardi di euro in Italia per spese in conto capitale e ricerca e sviluppo, a fronte di contributi pubblici pari a 1 miliardo di euro, delineando un rapporto tra contributi ricevuti e investimenti effettuati di 50 a 1.


Reazioni politiche all'audizione

Le dichiarazioni di Elkann hanno suscitato diverse reazioni nel panorama politico italiano. La Lega ha espresso una posizione critica, definendo le parole del presidente di Stellantis come "l'ennesima, vergognosa presa in giro". Il partito ha accusato il gruppo di essere cresciuto grazie ai fondi pubblici italiani per poi investire e assumere all'estero, contribuendo alla crisi del settore automobilistico in Italia e in Europa. La Lega ha inoltre invitato Elkann a scusarsi con i lavoratori e a restituire i miliardi incassati dal Paese. 


Carlo Calenda, leader di Azione, ha sottolineato la mancanza di assunzione di responsabilità da parte di Elkann, evidenziando come la produzione automobilistica in Italia sia ai minimi storici. Calenda ha inoltre manifestato preoccupazione riguardo alla futura nomina del nuovo amministratore delegato di Stellantis, chiedendo se gli impegni presi dall'azienda saranno mantenuti o se saranno soggetti a revisione. 


Chiara Appendino, esponente del Movimento 5 Stelle, ha espresso dubbi sulla reale volontà di Stellantis di produrre veicoli in Italia, chiedendo maggiori garanzie sul futuro produttivo dell'azienda nel Paese. Appendino ha inoltre sollevato interrogativi sulla natura dell'azienda, domandandosi se Stellantis sia orientata alla produzione o se agisca principalmente come un asset finanziario, alla luce delle politiche di delocalizzazione e delle condizioni lavorative dei dipendenti. 


Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha accolto positivamente il confronto con Elkann, auspicando che gli impegni illustrati siano rispettati. Schlein ha sottolineato l'importanza di rafforzare la vocazione industriale dell'Italia in un contesto complesso, caratterizzato da costi energetici elevati e tensioni commerciali internazionali. Ha inoltre espresso preoccupazione per i segnali di disinvestimento da parte di Stellantis in Italia, evidenziando la riduzione del numero di lavoratori e l'aumento della cassa integrazione. 


Posizione di Stellantis e prospettive future

Nel corso dell'audizione, Elkann ha ribadito l'impegno di Stellantis nel mercato italiano, annunciando che il nuovo amministratore delegato sarà nominato entro la prima metà del 2025. Ha inoltre sottolineato che, nonostante le difficoltà del settore automobilistico in Europa, l'azienda continuerà a investire in Italia, con particolare attenzione agli stabilimenti di Torino e alle future produzioni. ​


Elkann ha affermato che gli stabilimenti italiani di Stellantis saranno dotati di tutte le piattaforme multi-energia del gruppo per la produzione di autovetture, tra cui le piattaforme Stla Small, Medium e Large, già operative a Melfi e Cassino. Ha inoltre evidenziato che, per ogni euro di valore creato da Stellantis, se ne generano nove nel resto dell'economia italiana, sottolineando l'importanza dell'azienda per l'indotto e l'economia nazionale.

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